La Spinta di Apple Verso l’Utilizzo Esclusivo dei Notebook

La Spinta di Apple Verso l'Utilizzo Esclusivo dei Notebook

La spinta ed il consiglio d’acquisto di computer portatili, oppure di PC Desktop che non si possono espandere, è evidente nella politica commerciale del gigante Apple.

Purtroppo l’equazione è molto semplice e scontata: il sogno del computer piccolo, leggero, bello da guardare e sensuale da toccare con il quale si può fare tutto, ma proprio tutto. D’altra parte non è altro che la modalità per produrre molto profitto.
Nasce prima l’enorme desiderio e capacità dell’azienda di fare profitto, poi nascono le direttive commerciali. Il sogno del tutto in uno, i messaggi subliminali per raggiungere tale obiettivo e molto molto altro. I nostri soldi sono l’interesse dell’azienda che escogita, progetta e costruisce idee così che la maggior parte di noi eseguano il loro piano. Sono bravi ad Apple a costruire idee verosimili e monetizzarle.

Una delle esigenze che sono stati molto acuti a vendere è che l’utente debba fare tutto con un singolo strumento, preferibilmente portatile, meglio di tutto se un iPhone, iPad e poi un MacBook, dato il margine sugli stessi che si garantisce l’azienda. Non so se lo sentite, ma per molti utenti medi e medio alti, ossia la maggioranza degli utenti, è ovvio procedere verso l’acquisto di un notebook che poi farà ogni cosa. E’ quasi diventato un gesto istintuale, un’abitudine alla quale è difficile sottrarsi. Quali altre strade sennò?

I tradizionali PC Desktop sono grandi, sono brutti, non si portano in giro quindi faccio fatica solo ad immaginarli.
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Ecco di seguito il progetto e la matematica dei notebook Apple.

1-Aggiustamento dei Margini e della Redditività
Negli ultimi 3 anni i notebook dell’azienda americana solo duplicati in costo.
Se nel 2015 un Macbook Pro Retina da 13″ costava circa € 1300 e montava la stessa generazione di CPU della versione con specifiche più alte, oggi avere la CPU con le specifiche più alte (ed al passo con i tempi), ossia una CPU in grado di fare tutto, visto che il messaggio subliminale è poter fare tutto, costa almeno € 2600 e ben configurato il MacBook Pro 13″ costa circa € 2900.
Se nel 2015 un Macbook Pro Retina da 15″ costava € 2300 e montava la stessa generazione di CPU della versione con specifiche più alte, oggi per avere tale Macbook Pro ci vogliono circa € 4300 e ben configurato lo stesso costa ben di più.

2-Il Sogno delle Porte Veloci per Collegare tutto Esternamente
Una delle caratteristiche di questi MacBook Pro sin dal loro nuovo design del 2016 è stata quella di offrire solo un tipo di porta, la Thunderbolt 3. Ottime porte per carità, ma hanno prima di tutto costretto gli utenti a spendere immediatamente altri € 100 per dei sistemi di porte (dock) in modo da poter usare le periferiche preesistenti ed i dischi esterni con interfacce tradizionali. Tralasciamo poi sulla qualità dei dock, che si scaldano, fanno perdere le connessioni, devono essere resi, ricomprati ecc. ecc..
In cambio dell’esperienza di scarso livello scelta da Apple per i propri utenti c’è il fatto che le porte Thunderbolt 3 sono effettivamente veloci. Così veloci (pensate che ci vogliono tipo 25 hard disk tradizionali in serie per riempire la banda di una di queste porte) che un sacco di cose, dischi, interfacce inutilmente le usano. Ma una nuova generazione di COSE in particolare può, per la prima volta nella storia, essere collegata esternamente ai PC: le schede video.

Adesso si che un computer portatile può essere utilizzato proprio come un desktop!
Tastiera esterna, mouse esterno, monitor esterno, scheda video esterna, ed il computer sottiletta, quando si lavora per davvero, è diventato un sistema delle stesse dimensioni di un desktop.
E’ ovvio che a questo punto la direzione è quella del portatile. Si può fare proprio tutto. O quasi, infatti non si aumenta lo spazio del disco d’avvio interno, non si aumenta la memoria RAM, non si sostituisce la CPU, ma con le porte veloci si possono aggiungere strumenti esterni doppiamente prezzati che giustificano la dimensione sottiletta, oramai inutile, dell’unità di calcolo principale.

Scusate ma due computer no?
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Vi prego seguitemi per un attimo nella matematica dei due computer.
1 – Un portatile originale Apple tipo il MacBook Pro 13″ non retina, al quale molti anni fa si poteva aggiungere RAM a gogo e due SSD/HDD interni. Un computer così del 2013/2014 costa € 450/500. Mettiamo € 550 con la RAM e un SSD. Questo computer non è particolarmente veloce ed è infatti utilizzato per raccogliere dati e lavorare in mobilità. Ha anche la batteria sostituibile con poco, dovesse esserci il bisogno di sostituirla.
2 – Un PC Desktop Hackintosh Intel i7-8700 semi-Professionale che può essere aggiornato in ogni componente, quando serve, se serve. Questo PC Desktop costa a seconda della configurazione da € 900 (senza scheda video dedicata) a salire a seconda della scheda video dedicata scelta. Con una scheda video di buona capacità costa circa € 1200. Questo sistema va 2x e più volte la velocità del MacBook Pro 13″ discusso sopra che costa € 2900 e circa il 50% più veloce del MacBook Pro 15″ da € 4300 discusso sopra.

Se aggiungiamo una scheda video esterna per lavorare i prezzi dei MacBook Pro diventano € 3600 per il 13″ e € 5000 per il 15″, e se aggiungiamo un dock Thunderbolt 3 per distribuire porte ad interfacce e dischi esistenti USB3 i prezzi diventano rispettivamente € 3700 e 5100.
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Arrivati a questo punto ogni volta che dovete spostarvi con il vostro computer sentirete le formiche camminare nella pancia, visto che dovrete staccare 6/7 cavi, smontare i dischi e poi quando tutto sarà andato a buon fine, sarete pronti per mettervi dai 3000 ai 4300 Euro nello zaino sperando che non succeda nulla a tutti quei soldi mentre state in giro preoccupati.
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Invece con i due computer dedicati vi porterete in giro € 550, il MacBook Pro 13″ non retina sarà già non collegato, e non vi darà più di tanti pensieri mentre sta nel vostro zaino. Intanto il PC Desktop semi-Professionale, dal costo di circa € 1200, sarà stato dal 50% al 100% più veloce del singolo MacBook ed assieme saranno costati € 1750 e non € 3700 o € 5100.
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Poi, cosa fare con gli € 1950-3350 che vi avanzeranno, lo deciderete voi. Per uno come me che ama i viaggi € 3350 valgono 4 mesi in India con lo zaino in spalla a conoscere cultura e gente da tutto il mondo, come ho già fatto parecchie volte mentre viaggiavo insistentemente in quella terra.

Se sei sensibile a questa matematica, vorresti poter aggiornare gli oggetti che compri senza trattarli in modo “usa e getta”, se non vuoi spendere per un computer moda € 3700 o € 5100 allora non esitare a chiedere informazioni a PcareMac.

Nel frattempo, a tutti quanti, sempre e comunque Shantaram!

Bridging the gap between professionals and unprofessional crazy expensive Macs.
PcareMac 🙏

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