Lo Scandalo Termico del Nuovo MacBook Pro 15″ i9 2018

Lo Scandalo Termico del Nuovo MacBook Pro 15" 2018 i9

Apple qualche giorno fa ha aggiornato i MacBook Pro con le ultime CPU Intel.
Le CPU Intel di ultima generazione aggiungono 2-core 4-thread alle CPU di generazione precedente consentendo al modello da 13″ d’avere unità di calcolo per la prima volta da 4-core 8-thread e al MacBook Pro 15″ da 6-core 12-thread.

Intel ha rilasciato tali CPU mesi fa. Apple è in ritardo di mesi.
Questo è importante per descrivere il fatto che hanno avuto tutto il tempo che volevano per testare i comportamenti nei nuovi MacBook Pro.

I nuovi MacBook raggiungono prezzi stratosferici come puntualizzato in questo articolo.
Tra una cosa e l’altra i MacBook Pro 2018 devono essere acquistati e configurati sul sito di Apple a causa di scelte di configurazione orientate a guadagnare di più richiedendo l’intervento e la scelta dei componenti. I MacBook dal 2016 non possono essere aggiornati in NULLA una volta acquistati. Vanno quindi configurati come ragionevolmente e vanno scelte le CPU di ultimissima generazione.

Un MacBook Pro 13″ configurato con le ultime CPU di Intel costa circa € 2900 e il MacBook Pro 15″ costa circa € 4300. Per quest’ultimo modello c’è anche la possibilità di configurare la nuovissima CPU della serie Extreme i9 con sovrapprezzo di € 340…
…se non fosse che con tale CPU il MacBook Pro è più lento rispetto alle CPU della serie Core i7.
Com’è possibile?

E’ semplice e per gli approfondimenti vi rimando ai numerosissimi articoli pubblicati dalle testate giornalistiche online e su Youtube.
In poche parole il progetto così sottile del MacBook Pro 2018 impedisce al sistema di raffreddamento di essere sufficientemente efficace così da raggiungere in pochi secondi una temperatura d’utilizzo superiore ai 100°, alla quale le CPU Intel rallentano la velocità per non rovinare i componenti e accorciare la vita delle CPU stesse.

E…no l’update Apple rilasciata qualche giorno dopo l’immissione dei nuovi MacBook nel mercato ha migliorato solo del 5%/6% la situazione.
La stessa CPU fatta funzionare in un case più ampio raggiunge il 30% di velocità in più.
Il problema non può essere risolto con il software bensì necessita di un case più ampio e un sistema di raffreddamento di livello più evoluto. Apple non ha pensato d’implementarli perché preferisce vendere computer sottili.

Non comprate l’upgrade all’i9. Se siete costretti davvero a lavorare in mobilità, e con questo intendo a fare rendering al bar, in treno, in hotel allora sappiate che il form factor del nuovo MacBook Pro non riesce a raffreddare le CPU Intel. Ma questo succede da anni, non c’è MacBook che non sia soggetto alla legge del “thermal throttling” da oramai moltissimi anni.

Se invece siete fortunati e non dovete fare rendering al bar, in aereo, in hotel allora vi consiglio di leggere questo articolo, nel quale faccio un confronto tra la scelta di far fare tutto ad un notebook e quella di acquistare un notebook Apple di seconda mano per il lavoro on-the-go con in più un Desktop PC Hackintosh per il lavoro pesante.
L’articolo è interessante perché evidenzia i vantaggi sia di velocità che economici.

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