Con MacOS High Sierra 10.13.4 Apple rende disponibile l’utilizzo di schede video collegate attraverso l’interfaccia Thunderbolt 3.
I primi test mostrano degli ottimi benefici dall’utilizzo di tali dispositivi soprattutto per i Notebook che non sono dotati di scheda video discreta, come quasi tutti i MacBook. Le prestazioni, seppur non alla pari con schede video con stesse caratteristiche collegate attraverso l’interfaccia PCIe, migliorano notevolmente gli standard dei notebook Apple.
Però a guardar bene c’è di mezzo un progetto di marketing mica da ridere. E’ il progetto del riempire le tasche ad Apple tipico degli atteggiamenti che noi abbiamo nei confronti della moda. I prodotti si acquistano, si usano, e quando diventano obsoleti si gettano.
Perché voler a tutti i costi fare operazioni complesse che richiedono velocità, schede video potenti e configurazioni importanti, con un notebook che costa molto più di un desktop e non può venir aggiornato?
E’ come un tunnel che pretende che l’utente insista sul voler usare solo il computer piccolo per fare tutto. Questo tunnel è il risultato di scelte di marketing che si accorgono come gli introiti per gli aggiornamenti di un prodotto informatico possano essere distribuiti in tasche non appartenenti al costruttore primario. Una volta che l’utente s’è impegnato con portatile Apple veloce, costo almeno € 3.500, deve continuare su quella strada e per farlo rendere deve continuare ad investire in prodotti come la Sonnet eGFX Breakaway Box (in foto) che consente di collegare una scheda video di livello Desktop, installata all’interno di questo case (grande quasi come un computer), attraverso la porta Thunderbolt 3. Il costo di quest’ultimo add-on è di circa € 800 incluso una scheda video di media velocità come un AMD RX 580 8GB. Conti alla mano il giochino è costato € 4.300.
Io invece sono dell’idea opposta. Ci vuole un notebook piccolo ed economico, per esempio un MacBook Pro del 2011/2012 13″ Intel i5 sul quale si possono montare 16GB di memoria Ram, due SSD e che per € 400 si può acquistare. Poi, se l’utente ha davvero bisogno di un PC per lavorare, allora consiglio un PC Desktop i7-8700 che con circa € 1200 è ben configurato per avere delle velocità doppie rispetto al suddetto MacBook Pro 15″ con box esterno e scheda video desktop. Si DOPPIE!
Conti alla mano la nostra scelta ci è costata € 1.600.
Ed ecco la magia della matematica. Con la nostra scelta abbiamo un computer per lavorare, al quale si possono fare aggiornamenti che viaggia il doppio di un MacBook Pro 15″ con a fianco un portatile di qualche anno per il lavoro basico “on the road”. Così abbiamo risparmiato € 2.700 con i quali andremo in ferie un mese e mezzo dove vogliamo.
PcareMac hence MacarePC! 🙏
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