La foto mostra l’interno di un hackintosh basato su piattaforma Intel X-Extreme X299.
Queste Workstation per Professionisti possono usare il sistema operativo preferito dall’utente: MacOS, Windows 10 e le varie incarnazioni di Linux.
In primo piano, nella foto, il miglior dissipatore ad aria per CPU, costruito da una piccola azienda specializzata che ha sede in Austria dal nome Noctua.
La gestione delle temperature viene eseguita dalla bellissima scheda madre Asus che controlla le ventole e ne gestisce la velocità in funzione dei sensori scelti e dell’evoluzione delle temperature registrate dagli stessi.
Nascosta sotto il dissipatore Noctua NH-D15, la bellissima CPU Intel i9-7900X 10-cuori 20-thread. Davvero veloce soprattutto se leggermente overcloccata. La scheda madre Asus in questione lascia infatti parecchia libertà all’utente per spingere la piattaforma in territori di clock piuttosto alti. Queste CPU di Intel, a dir il vero, scaldano davvero tanto. Io stesso ho testato l’i9-7900X a 4.5Ghz arrivare molto velocemente oltre la soglia dei 100°.
C’è chi dice che è una questione di dissipatore CPU, ma io dico a gran voce NO. Non è una questione di dissipatore ad aria, in questo caso, verso i dissipatori a liquido perché i 100° di cui parlavo prima vengono raggiunti in una manciata di secondi. Sostanzialmente il dissipatore in rame ricoperto al nickel non fa NEMMENO IN TEMPO a diventar tiepido che la CPU è già oltre i 100°.
La questione è purtroppo più seria e ha a che fare con la pasta termina che Intel ha deciso di utilizzare tra il coperchio e il silicio della CPU stessa. Tale pasta è di scarsissima qualità ed impedisce la trasmissione del calore verso il dissipatore effettivamente impedendo al calore di propagarsi nel radiatore e disperdersi.
C’è una soluzione a questo problema che non sia quello di ridurre la velocità di clock di queste CPU?
Si, la soluzione c’è e si chiama Der8auer. Questo giovane scienziato pazzo ha infatti costruito un pezzo che consente di appoggiare la testa in rame e nickel dei dissipatori direttamente sul silicio della CPU. I risultati sono impressionanti con guadagni di circa 20° che consentono di ottimizzare il funzionamento di queste CPU riducendo la temperatura d’esercizio, aumentando l’efficienza e mantenendo i sistemi nel più assoluto silenzio.
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